È l’attività esercitata da un’organizzazione che mantiene al suo interno la connessione con la ricerca accademica non ancora applicata, ma nel contempo media, elabora, ascolta e trasferisce verso il mercato delle imprese strumenti e processi che sono emergenti e portatori di cambiamento.
Un esempio è lo spin-off universitario, il soggetto che per sua natura è in grado di mediare culture e linguaggi dell’innovazione con imprese che arricchiscono il tessuto sociale socio-economico, affiancandole nei loro processi di innovazione, e trasferendo loro quanto necessario alla loro competitività attuale e futura.
Perché questa mediazione possa avvenire è sufficiente che i recettori delle imprese verso il cambiamento siano aperti e disponibili alle conversazioni con chi si predispone a questa forma d’aiuto.
Il trasferimento di conoscenza è una componente del processo di cambiamento che le persone attuano, basti pensare al tema della valutazione d’impatto dell’Intelligenza Artificiale, oggi ancora lontano dall’essere discusso nelle imprese, sebbene intorno a noi se ne parli sempre più.
Valutare l’impatto dell’AI diventerà un argomento importante sopratutto per coloro che reputano al brand equity e la responsabilità d’impresa gli elementi su cui fondare il proprio approccio al mercato.
Come prepararsi ad affrontare responsabilmente la nuova ondata tecnologica e di cambiamento di cui l’AI è portatrice?
Il trasferimento tecnologico (o della conoscenza) è ciò che permette alle persone di attuare un processo di cambiamento sostenibile e responsabile, e ciò è possibile sia che si abbia al proprio interno un centro di R&D sui temi d’impatto tecnologico, oppure lavorando in sinergia con degli spin-off votati appunto ad aiutare le persone a comprendere il presente per costruire un futuro sostenibile e responsabile.