Siamo onesti: le password sono ancora la rovina della nostra esistenza online. Sono fossili viventi, ricordi di un’epoca in cui una serie segreta di caratteri era l’unico strumento disponibile per proteggere i nostri account. Per fortuna, ora ci sono sistemi di autenticazione sicuri e facili da utilizzare, in grado di garantire alle organizzazioni di relegare le password all’era giurassica del digitale.

Ci siamo passati tutti. Fissando la schermata di accesso di un’app o di un servizio online che non usiamo da tempo, e non riuscendo a ricordare la password, inizia il laborioso processo di reimpostazione delle nostre credenziali. Abbiamo “solo” creato una nuova – l’ennesima – password all’inizio del nostro rapporto con quel servizio, o registrato un nuovo account, quando tutto ciò che volevamo fare era un rapido check-out e passare al prossimo acquisto.

Appena smetteremo di navigare su quel sito, i nostri dati rimarranno lì per sempre, disponibili per operazioni di marketing selvaggio o di profilazione.

Come risolvere questi problemi? Come evitare di dover memorizzare centinaia di password diverse tra loro senza rischiare di perdere (e far perdere) le ore sulle piattaforme helpdesk delle aziende? Eliminando il problema, eliminando le password.

L’autenticazione senza password è un concetto generale che descrive metodi di accesso diversi, ma con le stesse caratteristiche: sono basati su crittografia sicura e ben collaudata, sono di facile utilizzo per il consumatore, facendo spesso uso dello smartphone dell’utente, e non richiedono il richiamo di una stringa complessa composta da otto o più caratteri tra cui almeno una lettera maiuscola, una cifra, un carattere speciale (ad eccezione di!, $ o &), che è diversa da qualsiasi altra utilizzata negli ultimi 12 mesi, che non corrispondono a password precedentemente violate … insomma, ci siamo capiti.

L’autenticazione passwordless può avere un immediato impatto positivo sia sulla fidelizzazione dei clienti che sulla sicurezza online. Semplificare il processo di autenticazione, che si tratti di registrazione, accesso, approvazione di una transazione importante o riattivazione di un account dormiente, è la chiave per migliorare l’esperienza del cliente e ridurre potenziali frodi e furti d’identità. I consumatori ora si aspettano un processo di identificazione facile da usare per le operazioni online, anche a causa del diffuso utilizzo dei dati biometrici sui dispositivi, come FaceID e TouchID di Apple.

Conciliare ottime esperienze di utilizzo sulle applicazioni web e su mobile ai rapporti con la clientela tramite canali non digitali come le chiamate del centro assistenza e le interazioni in un negozio fisico, è uno dei modi più efficaci per migliorare la percezione di un’organizzazione da parte dei consumatori.

La rimozione delle password “tradizionali” aiuta a ridurre in modo significativo l’efficacia del phishing, della violazione di password, dei data breach e di altre minacce comuni alla sicurezza informatica.

In un momento in cui le organizzazioni rispondono alle pressioni del mercato garantendo un maggiore accesso ai dati dei clienti attraverso i canali digitali, l’autenticazione sicura e resistente agli attacchi è un elemento fondamentale di qualsiasi servizio online.

Lo stesso problema si può facilmente verificare all’interno di un’organizzazione, dove i rischi sarebbero però ben più gravi: se violata, la password di un dipendente è infatti il primo punto di accesso all’azienda per i criminali informatici.

Tutelare il proprio patrimonio di informazioni da possibili attacchi esterni è fondamentale, soprattutto in un periodo in cui l’attività lavorativa si svolge in strutture e tramite dispositivi non sempre in grado di garantire l’integrità dei processi e dei dati che i dipendenti si trovano a gestire. Un sistema di autenticazione privo di password costituisce spesso un sistema di autenticazione privo di rischio.

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È chiaro che il nostro futuro non coinvolgerà le password. La tecnologia e i modelli di implementazione per un modello passwordless esistono e sono stati testati attraverso più interazioni. Anche i vantaggi per l’azienda sono evidenti: una miglior user experience e una maggioresicurezza. Non passerà molto tempo prima che siano i clienti ad aspettarselo…

Al momento, l’autenticazione passwordless viene utilizzata dalle grandi aziende, ma le PMI e le aziende di medie dimensioni adotteranno rapidamente la tecnologia nei prossimi mesi, sia poiché la duplice minaccia dell’impatto sulla reputazione dovuta a violazioni dei dati e ad una maggior consapevolezza dei consumatori è in cima agli imperativi aziendali, sia per non cedere l’ultima fetta della propria clientela a quei colossi che, garantendo un’esperienza di utilizzo semplice, immediata e più sicura, sono in grado di offrire gli stessi servizi.

È ora che le password seguano l’esempio dei dinosauri e le aziende si adattino alla trasformazione in corso, pena l’essere relegate alla preistoria digitale.

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Il sistema di autenticazione privacy by design di IANUM è stato recentemente brevettato, a testimonianza di come l’approccio innovativo sia alla base di questo progetto.