È tempo di pausa estiva, ma anche il tempo per fare dei controlli sulla nostra consapevolezza sul tema dell’intelligenza artificiale. Liberare responsabilmente l’innovazione digitale che sovrabbonda di questi tempi, senza creare danni reputazionali e sociali, pur mantenendo la competitività d’impresa, è la sfida che spetta alle imprese responsabili, però ora pensiamo ai nostri controlli….

Cos’è l’intelligenza artificiale?

Siamo davanti ad una polarizzazione delle posizioni, c’è chi è pervaso da un entusiasmo totale, e chi invece vede il male assoluto in ciò che sta accadendo. In realtà è il momento di trovare l’equilibrio, di prendere coscienza del fenomeno e comprendere scopi, obiettivi ed effetti di coloro che sviluppano e distribuiscono strumenti basati su tecniche di intelligenza artificiale, e sui chi le utilizza e perché.  La responsabilità a cui siamo chiamati la si esercita partendo dalla comprensione dei fenomeni, delle loro cause e dei loro effetti.

Equilibrio che possiamo trovare prendendo consapevolezza, ad esempio partendo da chi produsse il primo bot relazionale della storia, Joseph Weizenbaum con il progetto Eliza del 1966, di cui ne abbiamo scritto tempo fa sul nostro blog. Di lui segnaliamo una lettura che ci riporta alle origini di alcune tecnologie e sviluppi ELIZA—a computer program for the study of natural language communication between man and machine (1)  e due testi reperibili in alcune biblioteche (trovabili in commercio in lingua inglese) – Il potere del computer e la ragione umana : i limiti dell’intelligenza artificiale e una sua intervista racchiusa nel testo : Dritti verso l’iceberg : il computer ci salverà?

Poi saltiamo ai giorni nostri con una lettura propedeutica alla comprensione del fenomeno socio-politico ed economico, e quindi eccoci a Kate Crawford con il suo testo ATLAS of AI, che per i tipi del Mulino diventa: Né intelligente né artificiale Il lato oscuro dell’IA (2), titolo che riprende un affermazione fatta dalla Crawford in un’intervista.

E se il testo della Crawford usciva nel 2021, ricco di una bibliografia ancora utile oggi, nel 2019 Éric Sadin pubblicava Critica della ragione artificiale – Una difesa dell’umanità  portando l’attenzione sul prendere coscienza di effetti e ritorni sociali sull’uso indiscriminato dello sviluppo tecnologico.

Queste segnalazioni sono parte dei contributi per un percorso che facilitiamo dal 2019, governare responsabilmente l’innovazione, e a tal scopo abbiamo rilasciato AI Check & Go™ per aiutare le persone nel governare l’intelligenza artificiale che ci circonda, e renderla strumento per un progresso responsabile, ma di ciò ne parleremo il 6 ottobre.

6 ottobre , “Responsabilità e Innovazione nell’Intelligenza Artificiale: Un Imperativo per il Futuro Digitale” una conference che terremo durante la Digital Week 2023 che avrà come scopo come in un’era in cui l’intelligenza artificiale (IA) si sta velocemente integrando in ogni aspetto della società, sia fondamentale comprendere e indirizzare le implicazioni etiche, legali e sociali di questa tecnologia.

E se vuoi prenotare il tuo AI Check&Go™ … scrivici e vedremo di organizzare il tutto.

Buona vacanza!

(1) https://dl.acm.org/doi/10.1145/365153.365168

(2) https://www.mulino.it/isbn/9788815294197

(3) https://luissuniversitypress.it/pubblicazioni/critica-della-ragione-artificiale/