Nel percorso verso la trasformazione digitale(1) le aziende incrociano grandi luna park tecnologici ricchi di offerte mirabolanti. Siamo nella terra dell’abbondanza, dove tutto appare indispensabile.

Può sembrare paradossale, ma l’eccesso di offerta genera paralisi: produce l’incapacità di scegliere e ci trascina in spirali di incertezza, come quando al supermercato non riusciamo a scegliere di fronte alla marea di prodotti disponibili a scaffale.

Si genera ansia da prestazione:

Riuscirò ad adattarmi a tutti i cambiamenti tecnologici che il futuro mi pone davanti?

Una domanda del tutto legittima, che dimostra la sensibilità e la volontà di migliorare per rendere più competitiva la propria impresa.

Questa volontà nasconde però un errore di valutazione sul modo in cui si vuole crescere.
Troppo spesso si confonde lo sviluppo e l’impiego di nuove tecnologie con il concreto miglioramento della qualità di lavoro e servizi.

Nulla di più sbagliato, le tecnologie sono soltanto uno strumento abilitante. Pensare che l’innovazione possa tradursi nell’acquisto di strumenti e risorse sempre più aggiornati può condurre a una tecno-dipendenza. Deve esistere la consapevolezza dell’utilizzo della tecnologia.

L’obiettivo di Red Open è indirizzare aziende e persone verso uno sviluppo sostenibile che sia positivo per tutti gli attori coinvolti nel processo di trasformazione digitale.
Il successo dell’innovazione non è legato alla legge di Moore.

Deve essere valutato in funzione del contributo che può generare in termini di responsabilità e di qualità dell’ecosistema d’impresa.
È questo il fondamento e il valore sottostante che dovrebbe presiedere l’adozione di un nuovo servizio tecnologico.

1. L’impegno di Red Open per aiutare le aziende a diventare parti attive e consapevoli del processo di trasformazione digitale

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